sabato 17 maggio 2008

1980: in sala operatoria per un trapianto





Non era la prima volta che assistevo, in una sala operatoria, a un intervento chirurgico. Mi era già capitato due volte a Parma, per un'operazione ai tendini di un bambino vietnamita e per la sostituzione di una valvola cardiaca. Ma era la prima volta che assistevo a un trapianto di rene. Per un paio d'ore, all'ospedale Niguarda, seguii il lavoro dell'equipe chirurgica del reparto "Pizzamiglio secondo" del Niguarda, a Milano, diretta dal professor Lino Belli. Prima del trapianto parlai con il paziente, un operaio di Veduggio e nella stessa giornata andai a trovare i familiari del povero ragazzo di 17 anni che aveva perduto la vita in un incidente con il ciclomotore e i cui reni erano stati donati a due malati in lista d'attesa. Il servizio mi diede anche l'opportunità di parlare con i dirigenti milanesi dell'Aido, alle prese allora con il problema di sensibilizzare la gente alla donazione degli organi, una scelta che a quei tempi stentava ancora a decollare.

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